Alla mia dolce strada silenziosa concedo
un riposo di attenzioni
ora che mi calca sugli occhi
pesanti, dubbiosi di un certo
vagare claudicante.
Alla mia cara mamma cedo
un trenino per giocare al posto mio
mentre fuori il mondo impazza
stralunato affollato disperato.
Al mio fratello felino dico
che son troppe le cose della vita
augurandogli un silenzio sicuro
senza universi da inseguire.
A me
concendo
una riflessione che va da
piazza dei Martiri al Gesù
cedo
un nido sotto i lampioni
di un monte ormai amaro
dico
che ho poco tempo per
vivermi.
Solo non vorrei...
...esaurirmi nella mia risata.
